La vera natura della conoscenza secondo Keplero

Conoscere è confrontare ciò che è percepito esternamente con le idee interne e valutare la loro concordanza. Un processo che lo stesso Proclo ha descritto magnificamente con il termine "svegliarsi" come dal sonno. Infatti, come le cose percettibili del mondo esterno ricordano ciò che già abbiamo conosciuto, allo stesso modo le esperienze sensoriali, quando portate alla consapevolezza, richiamano nozioni dell'intelletto che erano già presenti internamente; dunque, ciò che prima era nascosto nel profondo della nostra anima, sotto il velo della potenzialità, ora vi brilla in modo manifesto. Ma come arrivano a noi [le nozioni intellettuali]? Tutte le idee o concetti formali relativi alle armonie [universali] sono già presenti negli esseri dotati di facoltà razionali, ma non sono acquisite attraverso le discussioni, bensì attraverso un istinto naturale, essendo innate in loro così come il numero di petali in un fiore o di semi in un frutto è innato nella forma della pianta. 


Joannis Von Kepler (asronomo e matematico tedesco XVI sec.) in Astronomi Opera omnia (ed. Ch. Frisch Franksfurt 1858) trad. E.V.