Un'unica infinita sorgente di forme

La veduta dinamica del mondo nell'unità della ragione e della volontà cosmica, riconosce la sorgente inesausta ed infinita di forme, di cui ciascuna non è espressione necessaria dell'assoluto, bensì un riflesso della sua vita perenne, a-temporale e comprensiva insieme del tempo, innumerevole nelle sue modificazioni e compiuta ed una nella totalità dei suoi procedimenti.


Alessandro Chiappelli in La crisi del pensiero moderno (1920)