Inizia da qui il viaggio nella consapevolezza di unità del tutto



Perché la visione che abbiamo della natura ultima della realtà è così importante?


Influenza sui livelli logici individuali
È la cornice ideale all'interno della quale ricade ogni altra cosa. Essa determina e influenza a cascata i livelli logici dell'esistenza e dunque dell'identità individuale di ciascuno di noi. Dunque le nostre credenze, i nostri valori, la nostra mission in questa vita, i nostri obiettivi, le convinzioni, i pensieri, e giù via via fino ai nostri singoli comportamenti e dunque le nostre relazioni, ecc. ecc.. Ogni aspetto dell'espressione di noi stessi.

Influenza sui temi esistenziali individuali
Di conseguenza è ciò che de­termina la maggior parte dei temi che ci troviamo ad affrontare nel corso del nostro percorso di crescita individuale.

Esempio: prendiamo un tema apparentemente semplice come quello dell'autostima, ovvero della percezione del proprio valore, e consideriamo il diverso effetto che può avere sull'individuo il pensiero di essere un'entità separata, identificata nel suo corpo−mente, portatrice di un obiettivo e di uno scopo individuali e che deve gestire al meglio le proprie strategie di sopravvivenza in quella specifica dimensione di sazio e di tempo che è la sua vita; oppure il pensiero di essere emanazione, insieme a ogni altro essere vivente e non, di un'unica sorgente, espressione di un'unico flusso vitale che si propaga in un uni−verso, ovvero in un'unica direzione di evoluzione ed espansione. Avere il pensiero, o meglio, la consapevolezza, che quando il fiore fiorisce è tutto l'albero che fiorisce, e non importa se tu sei radice, ramo, foglia o fiore, sei comunque una parte di quell'albero. Sono sicuro che ciascuno di voi saprà cogliere il diverso influenzamento di una visione rispetto all'altra.

Influenza sul campo di relazione con i clienti nelle relazioni di aiuto di ispirazione olistica
Gli operatori che si ispirano ad un paradigma unitario come quello olistico, dal momento che agiscono con la propria presenza ancor prima che attraverso le proprie azioni, hanno un'ulteriore responsabilità: quella di essere consapevoli di cosa portano nel campo di relazione che si crea con i clienti e in generale con le persone che hanno di fronte. La cosa più influente fra quelle che portano nel campo di relazione di cui sono parte è sicuramente la visione della natura ultima della realtà o dell'esistenza nel suo insieme, che, come detto sopra, determina le caratteristiche dei livelli logici individuali.


Due buone notizie

La prima buona notizia è che la non−dualità, o unità del tutto, non è qualcosa che si deve imparare a praticare, né che si deve riconquistare o raggiungere, perché è lo stato naturale dell'esistenza. Una condizione che già ci appartiene e rispetto alla quale l'unica azione possibile è il suo riconoscimento, mentre normalmente la si è invece dis−conosciuta e negata.

Dunque, la seconda buona notizia è che per riappropriarci di questa verità fondamentale e produrre effetti concreti sulla nostra vita, come dicono i Veda, come dice il Janana Yoga, come insegnano gli insegnanti di Advaita, l'unica cosa da fare è lavorare sulla consapevolezza, partendo dai fortissimi condizionamenti che soprattutto noi occidentali abbiamo rispetto ad una realtà caratterizzata dalla dualità e dalla separazione al suo interno, per ristrutturarli gradualmente verso una visione unitaria e non dualistica. Parallelamente e coerentemente cambierà anche la nostra esperienza esistenziale.


Come utilizzare questo blog e le cose vi leggerete

Come raggiungere la coscienza di unità e i risultati che essa porta con sé? Il metodo non è difficile se non lo rendiamo difficile noi stessi. La principale parola da usa­re è "apertura". Apri la tua mente e il tuo cuore al flusso divino che attende solo l'apertura del cancello per entrare. E' come aprire la chiusa che porta l'acqua ai campi coltivati. L'acqua, in forza del­la propria stessa natura, fluirà al loro interno e li irrigherà. Non c'è altro da fare che aprire la condotta. Per divenire totalmente consapevoli della nostra unione con la Vita Infinita e il suo infinito potere ... la mente e il cuore aperti, con atteggiamento ricettivo sono dunque la prima cosa necessaria. Insieme all'autentico, sincero desiderio che ciò accada. Ralph Waldo Trine (filosofo del New Thought) in In Tune With the Infinite (1910) trad. E.V.

Chiariamo una questione metodologica generale: le cose che dirò rispecchiano il mio punto di osservazione della realtà e la consapevolezza che ho raggiunto della sua natura ultima. Altri hanno detto cose diverse e voi dal vostro punto di osservazione e con la consapevolezza che avete raggiunto offrireste descrizioni diverse, pur della medesima unica realtà. È il meraviglioso gioco della diversificazione della manifestazione della realtà.
Allora come regolarsi? Il mio suggerimento, che rispecchia l'approccio da me utilizzato nell'accogliere, con la apertura che suggerisce Trine, le parole di tutti coloro che hanno voluto condividere l'evoluzione della propria consapevolezza, è quello di fidarvi della ″campanella″ interiore che risuonerà grazie all'effetto risonanza del diapason della verità.
Ma, se volete utilizzare le facoltà intellettuali per discriminare la verità come se separaste il grano dal loglio, allora fra due concetti diversi, mettete nella cartella della CONSAPEVOLEZZA quello più generale o ampio, ovvero quello che, presentando maggiori caratteristiche di universalità, comprende e/o non esclude l'altro.
Perché LA VERITÀ (con riferimento alla natura ultima della realtà) nel suo essere realmente universale È INCLUSIVA E MAI ESCLUDENTE (esclusiva non mi piace come termine, anche se affermare che non è mai esclusiva la libera dagli eventuali vincoli e limitazioni che alcuni vorrebbero farci credere che le appartengono). Per cui sia questo il faro che vi guida nella scelta.

A questo punto vi invito ad accogliere con fiducia ed entusiasmo questa nuova consapevolezza, con la convinzione che l'unico obbligo che abbiamo verso noi stessi, ma non solo, non è tanto l'obbligo della coerenza, ma piuttosto quello di rispettare la verità che scopriamo di giorno in giorno.